Altro che taglio delle tasse, Renzi rimanda tutto di un anno
Il Def arriva al Consiglio dei ministri. Per
il premier niente slide e poche promesse: "Non ci saranno tagli, né
aumenti, ma via le clausole di salvaguardia".
Il Def arriva in Consiglio dei ministri e Matteo Renzi
smentisce l'ipotesi di una nuova spending review ai danni degli enti
locali, "È finito il tempo in cui politici chiedevano sacrifici ai
cittadini, da questo governo non vengono richieste nuove tasse, noi
continueremo con la detassazione, con misure che serviranno a creare
crescita e occupazione".
Rinuncia
alle slide, il premier, che preferisce non sbilanciarsi su un documento
che verrà approvato soltanto venerdì. "Non ci sono tagli e non c’è
aumento delle tasse", ha detto Renzi, "Da quando siamo al governo
l’operazione costante è di riduzione delle tasse". Ma non rinuncia a
qualche annunco: "Abbiamo disattivato 3 miliardi di clausole che avevano previsto i governi precedenti", ha detto al termine del
Cdm, aggiungendo però che nel 2015 saranno comunque ridotte in parte le
tasse per 18 miliardi, anche se la crescita "sarà allo 0,7%" perché il
governo
"Il Pil crescerà dello 0,7% quest’anno, dell’1,4% nel 2016 e dell’1,5% nel 2017", ha aggiunto il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan,
secondo cui il rapporto deficit/Pil dell’Italia sarà del 2,6% per
quest’anno, del 1,8% nel 2016, dello 0,8% nel 2017. "Nel 2018 la regola
del debito sarà pienamente soddisfatta, l’incubo della montagna del
debito che può attivare la ghigliottina delle regole sarà finalmente
via", ha aggiunto il ministro, "Se applicata domani la regola del debito
varrebbe più di 2 punti di Pil".
Il premier ha infine difeso i provvedimenti già attuati, a partire dai famigerati 80 euro di bonus Irpef per cui dire che abbia portato a un aumento delle tasse è "un controsenso per i cittadini". E sul 730 precompilato:
"Noi consideriamo il 2015 un numero 0 per la dichiarazione dei redditi
precompilata, vediamo come può essere fatta questa sorta di grande
sperimentazione, credo sia comunque un passo avanti", ha detto Renzi.
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