CARPI - PROPOSTE ED INTERPELLANZE




INTERPELLANZA DELL'ON. PALMIZIO :
Roma, 13 febbraio 2014


INTERROGAZIONE
A RISPOSTA IN COMMISSIONE


Al Ministro dell’Interno


Per sapere – premesso che:

  • alcuni consiglieri comunali di Carpi, segnalano una imminente riduzione della pianta organica dei Vigili del Fuoco, in servizio della città di Carpi, il cui personale svolge l’attività all’interno di un vasto territorio a nord di Modena, estendendosi fra l’altro fino ad alcuni comuni reggiani;
  • organi d’informazione locale tuttavia riportano che quanto sostenuto dai medesimi rappresentanti dell’amministrazione locale, sia in controtendenza rispetto a quanto da essi affermato, a causa delle possibili notizie che risultano poco chiare sul futuro riassetto del modello organizzativo del personale dei Vigili del Fuoco, in fase si riesame da parte del Ministero interrogato;
  • il nuovo modello organizzativo, secondo quanto pubblicato dalla stampa locale riferisce infatti, che per il Comando di Modena sia previsto addirittura un potenziamento, in considerazione del previsto passaggio dall’attuale organico di 257 unità ad un organico di 264 uomini;
  • la novità importante di questo modello organizzativo cosiddetto flessibile, risulterebbe quella di adottare un progetto, già da anni attuato a Modena, che consiste in un potenziamento anche della sede di Carpi, che dispone di 42 vigili effettivi a fronte di una dotazione prevista di 36 uomini;
  • tale riorganizzazione infatti, verrebbe demandata all’autonomia del dirigente per la distribuzione dell’organico in funzione delle esigenze del territorio e quindi dei singoli distaccamenti;
  • la stampa di Carpi evidenzia inoltre che se si valuta l’aumento di 7 unità su Modena previsto nel nuovo modello organizzativo, non esistono di fatto le condizioni per un ridimensionamento dei Vigili del Fuoco a Carpi, aggiungendo inoltre che a tal fine, il sindacato dei Vigili del Fuoco vigilerà attentamente per mantenere inalterati gli attuali standard di sicurezza a Carpi;
  • il nuovo modello organizzativo attualmente in fase di discussione, avrebbe come logica prioritaria un utilizzo variabile degli uomini fra i vari comandi e distaccamenti, proprio in funzione di un servizio di pronto intervento più efficiente, che non è invece possibile con le piante organiche ingessate;
  • l’interrogante rileva come, le informazioni in merito ad un eventuale depotenziamento dell’organico del medesimo personale di pubblica sicurezza, siano tuttavia contrastanti, anche nell’ambito delle diverse sigle sindacali che divergono sulla necessità di prevedere una revisione dei dispositivi di soccorso, che indicherebbero una riduzione del personale presso il distaccamento dei Vigili del Fuoco di Carpi;
  • in considerazione di quanto esposto in precedenza, risulta evidente a giudizio dell’interrogante, come sia urgente e necessario ristabilire un quadro complessivo da parte del Ministro interrogato, volto ad accertare le intenzioni, nell’ambito delle decisioni relative ad un eventuale ridimensionamento dell’organico del personale dei Vigili del Fuoco in attività nella città di Carpi;

se intenda confermare le notizie esposte in premessa, secondo le quali il Ministero dell’Interno, sarebbe intenzionato a riordinare l’organigramma della pianta organica del personale del Corpo dei Vigili del Fuoco, attraverso un ridimensionamento del numero dei dipendenti attualmente presso il distaccamento di Carpi;
in caso affermativo se non ritenga tale decisione, ingiusta e penalizzante nei confronti della città carpigiana, la cui sede rappresenta un’importanza strategica in considerazione del bacino d’utenza in cui si svolge l’attività di sicurezza e di presidio che si estende fino ai comuni del vasto territorio a nord di Modena, estendendosi fra l’altro fino ad alcuni comuni reggiani;
quali iniziative infine intenda intraprendere, al fine di garantire in caso di un ridimensionamento del personale suddetto, adeguati livelli di sicurezza e di tutela in materia di prevenzione incendi, soccorso pubblico e difesa civili come disposto secondo quanto previsto dal decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139.


on. Massimo PALMIZIO

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