Samorì (FI): Banche Popolari, legge registra tradimento già consumato
ROMA, 25 mar. –
“Ieri è stata approvata la conversione in legge della riforma sulle
Banche Popolari. In realtà quello che si è andato a legiferare non è che
lo specchio di un fatto già avvenuto. Purtroppo alcune delle grandi
Banche Popolari italiane da tempo hanno perso la propria identità di
banche di territorio”.
Così Gianpiero Samorì, esponente di
Forza Italia e presidente del Mir – Moderati in Rivoluzione, continua:
“La legge, quindi, non fa altro che prendere atto di una metamorfosi già
avvenuta. Queste banche sono state portate a livelli dimensionali non
compatibili con il modello territoriale e la missione storica
originaria, sono state portate nel mercato dei capitali di rischio, cioè
quotate in borsa e, contemporaneamente, è stata loro lasciata una
governance basata sul voto capitario. Tutto ciò, prima ancora della
legge, ha snaturato le Banche Popolari. Per questo penso che la legge
registri semplicemente una cosa che è già avvenuta, togliendo però
potere alle oligarchie costruite all’interno della banca. Il tradimento
del modello – conclude Samorì – si era già determinato”.
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