Processo Ruby, Berlusconi assolto


VITTORIA COMPLETA  
È davvero clamorosa la decisione - coraggiosa bisogna dirlo - che i giudici d’appello, presidente Tranfa,comunicano a un’aula gremita di giornalisti poco dopo le 13. Clamorosa perché chiude il cerchio in realtà di due processi (e di un’inchiesta ancora in itinere) che si erano conclusi entrambi sfavorevolmente per l’ex premier. Quello in cui era stato condannato a sette anni di reclusione, e di cui oggi c’è stata una completa riforma, e quello in cui erano stati condannati i suoi “complici”, ovvero Lele Mora, Emilio Fede, Nicole Minetti. Sarà interessante infatti vedere adesso come si regoleranno i giudici di secondo grado per questa vicenda parallela. Ma intanto Silvio Belusconi ottiene una vittoria completa, assoluta. Ha vinto non solo la logica stringente dei suoi avvocati che nell’ultima arringa avevano chiesto esattamente l’assoluzione piena («ma - confessa dopo il verdetto il professor Coppi - mi sarebbe andata bene anche l’insufficienza di prove...») ma anche l’atteggiamento complessivo della difesa e dello stesso imputati nei confronti dei giudici: pacatezza, fair play, assenza di polemiche.  

LA “BUGIA COLOSSALE”? ERA CREDIBILE  
Dunque Ruby poteva davvero essere scambiata per la nipote di Mubarak? Era una bugia che va rivalutata? «La storia della nipote di Mubarak era una balla colossale che però fino a un certo punto ha retto - spiega ancora Coppi - Tutto ciò che venne fatto quella sera era per non creare un pandemonio...senza mettere di mezzo ambasciata...». Un “ghe pensi mi” di Berlusconi che, secondo i giudici dunque, era sinceramente convinto di trovarsi di fronte a una parente del presidente egiziano. Non è detto. Per capire, come sempre, bisognerà attendere la motivazione della sentenza che verrà depositata ad ottobre. Nel frattempo Berlusconi si può godere questa vittoria guardando con più serenità anche al suo futuro di “detenuto” affidato ai servizi sociali. Le polemiche non mancheranno. La procura generale, ovviamente, farà appello in Cassazione.  

LE REAZIONI  
È una sentenza «che va oltre le più rosee previsioni», esulta Coppi. Berlusconi negli stessi minuti della lettura del verdetto lsciava la Sacra Famiglia di Cesano Boscone (dove è assegnato ai servizi sociali per la condanna definitiva a 4 anni per i diritti tv Mediaset) senza parlare. Ha solo fatto fermare l’auto, abbassando il finestrino, per salutare la “pasionaria”, la sua sostenitrice cui ha stretto la mano ringraziandola. Forza Italia canta vittoria: «Finalmente giustizia», «c’è un giudice a Berlino», «speriamo che sia la fine di una persecuzione giudiziaria», esultano gli azzurri.  

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