MILANO BRUCIA: LA TEPPAGLIA ROSSA LIBERA DI FARE QUELLO CHE VUOLE

Milano in fiamme, ancora scontri in corso
Auto di cittadini in fiamme, molotov, sassaiole, feriti: ecco il bilancio di una giornata che avrebbe dovuto essere di sola festa per Milano e per l’Italia e che le censure televisive non hanno certo potuto oscurare. Milano come Genova tanti anni or sono. Solo che a Milano i teppisti e criminali comunisti sono molti di meno e, quindi, per ora, le conseguenze un po’ meno gravi, nel senso che non si registrano morti.  Ma ci sarebbero potuti essere – o potrebbero esserci – vista la durissima violenza degli scontri. Tutto è inaccettabile, in quel che sta accadendo nel capoluogo lombardo, ma alcuni aspetti lo sono ancor più di altri. In primo luogo, perché autorizzare la manifestazione di protesta nel giorno dell’inaugurazione? In un paese in cui i diritti di diverse forse politiche – tutte non di sinistra – vengono regolarmente violati con provvedimenti di questori e prefetti vergognosi, perché non tutelare l’evento dell’anno, proibendo altre iniziative nella giornata? In secondo luogo: la televisione ha dato notizia del tentativo della Polizia di <non entrare mai in contatto coi manifestanti> – come se la Polizia fosse un agente provocatore e non già una forza preposta alla incolumità pubblica -, ma si possono autorizzare manifestazioni di persone che, già per questo atteggiamento, sarebbero da arrestare preventivamente? Terzo: il corteo si è costituito con un’avanguardia, fotografata da tutti i media, di alcune decine di persone pesantemente vestite, travisate con caschi da motocicletta, armati di mazze (per altro, tutte uguali, a dimostrazione della premeditazione della loro violenza);  li si è lasciati sfilare, rendendo difficile il controllo da parte della Polizia; non si è evitato, in questo modo, che scatenassero l’inferno, quando hanno deciso di farlo: non era logico circondarli subito, una volta costituito il corteo, attaccandoli e arrestarne il più possibile? Chiaramente, no: no, perché, in fondo, sono i compagni che sbagliano, ma che in altre occasioni, quando attaccano le manifestazioni del Centrodestra e della Lega, fanno comodo, sono utili e qualcosa bisogna pur concedere a questa canaglia teppistica e criminale.
Masked activists march during a protest against the Milan's Universal Exposition, EXPO2015 in Milan, 01 May 2015.    ANSA/MASSIMO PERCOSSI

Commenti