AUGURI PRESIDENTE! Oggi è il compleanno del Prof. Samorì
COLUI CHE IL CENTRODESTRA ATTENDE!
Avvocato, professore, banchiere, assicuratore, industriale, immobiliarista, editore.
Gianpiero Samorì non è certo una persona riconducibile a un’unica categoria.
Nato a
Montese, in provincia di Modena, il 25 Maggio 1957, Samorì fa della sua
vita una collezione di successi: sessanta su sessanta alla maturità
scientifica, centodieci e lode all’università di Giurisprudenza di
Bologna, Premio Iacchia per la migliore tesi del 1981. Dopo la laurea
diviene assistente presso la Cattedra di Diritto Processuale Civile
della Facoltà di Giurisprudenza di Bologna, poi – nel marzo del 1984 –
procuratore legale; nello stesso anno supera il concorso di ammissione
al Dottorato di Ricerca di Diritto Processuale Civile con sede a Bologna
e vince la Borsa Ministeriale per corsi di studio all’estero, che
utilizza nel biennio ’85 – ’86 presso l’Università di Salisburgo. Nel
1987 supera il corso finale del Dottorato di Ricerca con il consenso
unanime della Commissione e diventaprofessore di Diritto Fallimentare presso la Facoltà di Giurisprudenza di Urbino, ruolo che ancora ricopre con grande passione.
Al suo
attivo ha undici pubblicazioni, quattro note a sentenza, sei articoli di
dottrina, una monografia, nonché la redazione di una sezione del
Commentario al Codice Civile di Procedura Civile edito dalla Cedam.
Oltre all’attività di professore svolge anche quella di avvocato. Il suo studio di Modena è tra i più rinomati e conosciuti.
Nel 2002 costituisce, diventandone presidente, Banca Modenese S.p.a.
Oggi è socio di riferimento della holding Modena Capitale S.p.a. e Presidente di Assicuratrice Milanese S.p.a. e delConsorzio Lattiero Caseario Italiano. Consorzio che ha presieduto dal 1991 al 2000 e di cui è stato anche Commissario Governativo negli anni ’90.
Ma non basta…
Samorì è tra i soci fondatori di Bper Futura,
un’associazione senza scopo di lucro che si propone di promuovere una
partecipazione attiva, cosciente ed informata dei Soci alla vita sociale
della Banca Popolare dell’Emilia Romagna. Da sempre attivo nel
reclamare una politica di gestione delle banche più attenta alle
esigenze dell’economia reale, Samorì crede che porre un argine agli
incredibili privilegi di cui gode la casta dei banchieri (compensi
milionari, clientelismi, affidamenti) sia l’unico modo per limitare la
gestione autoreferenziale e dannosa che questi ultimi stanno portando
avanti da troppi anni: è la banca a dover essere al servizio dei
cittadini, non il contrario.
Dice di sé
A 55
anni ho la salute, l’esperienza e le risorse per dedicarmi a una mia
grande passione, la politica. A 18 anni ero segretario della DC di
Montese, a 28 consigliere provinciale. Poi ho dovuto lavorare sul serio…
Credo
che agevolare la ripresa dell’ascensore sociale sia l’unico modo per
permettere a tutti i cittadini di provare ad ottenere una propria
felicità personale in uno stato civile, equo e democratico.
Sono
una persona molto eclettica che ha fatto tutto da solo partendo dal
niente e che a 56 anni è arrivata ad essere quello che è senza avere
alcuno scheletro nell’armadio.
Nella
vita ho avuto tanto e oggi non mi sentirei a posto con la coscienza se
rimanessi a guardare senza far niente l’Italia che va a rotoli. Per
questo ho deciso di dedicare una parte della mia vita a provare a
cambiare realmente e positivamente il nostro Paese. L’unico modo per far
ciò è la politica.
Credo
che la politica sia l’unica possibilità che abbiamo per cambiare le
cose. Abbiamo bisogno di un ceto politico culturalmente adeguato: una
classe politica in grado di dominare gli eventi senza soccombere alle
crisi e senza prostrarsi al resto della classe dirigente. Abbiamo
bisogno di statisti, di cultura e di competenza. Con presunzione posso
dire di sentirmi all’altezza del compito.
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