Berlusconi tesse la tela: intesa Forza Italia-Lega e nuova linfa da Parisi
Silvio Berlusconi continua a lavorare per rafforzare e legare insieme le varie anime del centrodestra, trovando la giusta sintesi.
Le sue ultime mosse vanno esattamente in questa direzione: da una parte l'incarico a Stefano Parisi e la richiesta di fornire nuova linfa a Forza Italia, dialogando con la società civile e recuperando elettori in fuga verso altri lidi politici; dall'altra la volontà, dimostrata anche nella cena di lunedì sera ad Arcore con Matteo Salvini, di riallacciare il dialogo con la Lega così da mettere in campo la coalizione più forte e competitiva possibile.
Gli umori del giorno dopo sul faccia a faccia tra i due leader sono positivi su entrambe i fronti, fermo restando che nessuno si sbilancia e la sensazione è che si sia trattato di un passaggio interlocutorio. «La volontà di Berlusconi è di rilanciare un rapporto stretto, organico e programmatico con la Lega. Il suo atteggiamento è stato costruttivo e votato all'ascolto» spiegano da Forza Italia. Sul fronte leghista Salvini, parlando a Radio Padania, spiega che sulle proposte della Lega, a partire dalla riforma presidenziale, Berlusconi si è detto «d'accordo, a parole». Ma «l'essere d'accordo in linea di principio non basta: o si sottoscrive un programma comune, lasciando fuori dalla porta chi ti ha fregato, oppure niente». Ed è proprio su questo documento con cui delimitare in maniera chiara i confini del centrodestra che il leader del Carroccio continua a spingere, ferma restando la soddisfazione per quello in casa leghista viene definito come «l'allineamento dei due principali partiti del centrodestra sul fronte anti-Renzi».
Il ritorno alla politica attiva di Berlusconi non si ferma al faccia a faccia con Salvini. A breve incontrerà Stefano Parisi, mentre domani ad Arcore andrà in scena un Ufficio di Presidenza «in trasferta», così da evitare al presidente del partito spostamenti a fronte di una riabilitazione post-operatoria ancora non totalmente conclusa. Parisi, intanto, continua a spiegare e diffondere le ragioni del suo progetto. «Non voglio fare e non faccio un nuovo partito perché nel centrodestra non ce n'è bisogno» dice a RaiNews24. «Il mio impegno è ritrovare le ragioni per stare insieme» in un centrodestra che deve essere «una reale alternativa a Renzi» che «sta facendo danni economici in un Paese che è in condizioni drammatiche». Porte aperte anche a Salvini da parte dell'ex direttore generale di Confindustria. «É naturale che dentro una coalizione ci siano posizioni radicali e moderate, poi sta a come si armonizzano. Salvini può fare parte della coalizione. Sala ha vinto rifacendo l'Ulivo e accogliendo le estreme».
Infine una battuta sul suo primo obiettivo a breve termine: «Berlusconi ha visto che c'era tanta gente e idee innovative. Il nostro lavoro andrà avanti fino a febbraio-marzo fino alla presentazione di un nuovo programma di centrodestra».
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