IMPORTANTE ORDINE DEL GIORNO PRESENTATO DAL GRUPPO DI FORZA ITALIA AL COMUNE DI MODENA
Comune di Modena
Consiglio Comunale
Gruppo
FORZA ITALIA
Modena 1 ottobre
2015
Al Sindaco di Modena
Al Presidente del Consiglio Comunale di Modena
ORDINE DEL GIORNO
OGGETTO: La legge 13 luglio 2015, n.107 stabilisce nuove regole da osservare nella scuola; la riforma, che viene identificata quale “buona scuola”, non deve fare rientrare nel Piano dell’Offerta
Formativa la teoria del Gender.
Ricordato che :
-
La legge in oggetto al comma 16 recita:
Il piano triennale dell'offerta formativa assicura
l'attuazione dei principi di pari opportunità promuovendo nelle scuole
di ogni ordine e grado
l'educazione alla parità tra i sessi, la
prevenzione della violenza di genere e di tutte le discriminazioni, al
fine di informare e di sensibilizzare
gli studenti, i docenti e i genitori sulle tematiche indicate
dall'articolo 5, comma 2, del
decreto-legge 14 agosto 2013, n. 93, convertito, con modificazioni,
dalla legge 15 ottobre 2013, n.
119, nel
rispetto dei limiti
di spesa di cui
all'articolo 5-bis, comma
1, primo periodo,
del predetto decreto-legge n. 93
del 2013.
-
La circolare n. 1972 del 15 settembre 2015, del
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della ricerca (MIUR) ha inteso fornire chiarimenti circa
l’applicazione del citato comma 16. Più precisamente si afferma:”
La finalità del suddetto articolo non è,
dunque, quella di promuovere pensieri o azioni ispirati ad ideologie di
qualsivoglia natura, bensì quella di trasmettere la conoscenza e la consapevolezza
riguardo i diritti e i doveri della persona costituzionalmente garantiti, anche
per raggiungere e maturare le competenze chiave di Cittadinanza, nazionale, europea
e internazionale, entro le quali rientrano la promozione dell’autodeterminazione
consapevole e del rispetto della persona, così come stabilito pure dalla
Strategia di Lisbona 2000. Nell’ambito delle competenze che gli alunni devono
acquisire, fondamentale aspetto riveste l’educazione alla lotta ad ogni tipo di
discriminazione, e la promozione ad ogni livello del rispetto della persona e
delle differenze senza alcuna discriminazione. Si ribadisce, quindi, che tra i diritti e
i doveri e tra le conoscenze da trasmettere non rientrano in nessun modo né
“ideologie gender” né l’insegnamento di pratiche estranee al mondo educativo.
Avuta notizia che:
-
nell’anno
scolastico 2014/2015 la Regione Emilia Romagna ha sostenuto un progetto
educativo che fa riferimento ad un Libretto “ W l’amore” , nel quale in realtà
si afferma che i generi sessuali sono molti e diversi tra di loro, che
“l’attrazione sessuale può essere eterosessuale, omosessuale o bisessuale”, con l’evidente intenzione non tanto di
educare gli alunni al rispetto delle persone, evitando il disprezzo, se non addirittura
l’odio, richiamandoli ad un valore cardine della nostra società (la solidarietà e cioè l’amore verso il
prossimo, valore che trae i propri
fondamenti dalla religione cristiana), quanto di insegnare che la sessualità non si esprime solo attraverso il sesso biologico, maschile o
femminile, ma anche attraverso un’identità
di genere che può variare. Il progetto ha tra gli obiettivi quello di insegnare
ai ragazzi/e che esistono varie modalità sessuali e che dunque l’eterosessualità
non è l’unica forma di orientamento sessuale. Inoltre nel manuale operativo
fornito agli insegnanti è più volte indicato di contattare le associazioni LGBT
(lesbiche, gay, bisessuali e transessuali) nel caso in cui vi fosse necessità
di supporto per la gestione del progetto. E’ altresì prevista la possibilità
per la scuola di non consentire ai ragazzi di portare a casa il libretto che
viene utilizzato in classe;
-
il progetto è stato attuato nel corso dell’anno
scolastico 2014/2015 nelle scuole secondarie di primo grado Ferraris e Marconi;
-
è intenzione della Regione Emilia Romagna sostenere
tale progetto anche per l’anno scolastico 2015/2016;
-
si
introduce in tal modo di fatto
l’insegnamento della teoria “Gender” .
Ricordato che
-
La nostra
Costituzione nel
TITOLO II , RAPPORTI
ETICO-SOCIALI, dispone
all’art 29
La Repubblica riconosce i diritti
della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio.
Il matrimonio è ordinato
sull'eguaglianza morale e giuridica dei coniugi, con i limiti stabiliti dalla
legge a garanzia dell'unità familiare.
All’art. 30.
È dovere e diritto dei genitori
mantenere, istruire ed educare i figli, anche se nati fuori del matrimonio.
Ritenuto che:
-
tra i genitori, nelle molteplici associazioni che si
richiamano al valore della genitorialità e della famiglia, è sempre più diffusa la consapevolezza che ci
troviamo di fronte ad una vera e propria emergenza educativa, in particolare
per quanto riguarda le tematiche dell’affettività e della sessualità;
-
molti hanno già reagito contro la subdola introduzione
della teoria del gender nelle scuole di ogni ordine e grado (fin dagli asili
nido), inserita con il pretesto di “lottare contro la discriminazione”;
-
tuttavia, anche quando non si arriva a questo punto, in
molti casi l’educazione sessuale è priva di riferimenti morali, discrimina la
famiglia, e mira ad una sessualizzazione precoce dei ragazzi;
-
i progetti
educativi vengono sovente redatti con la collaborazione esclusiva di
associazioni LGBT (Lesbiche, Gay, Bisessuali, Transessuali) senza l’adeguato
coinvolgimento di associazioni ed enti rappresentativi dei genitori;
-
debbano
essere rispettati i recenti chiarimenti
e indicazioni del Ministero;
Il consiglio comunale di Modena,
Auspica
che il progetto “ W l’amore” ,
nel titolo pienamente condivisibile, venga riveduto e corretto nella sostanza,
evitando di impartire agli alunni insegnamenti fondati su una nuova
antropologia che non ha fondamento scientifico e che indica l’identità di
genere come un dato variabile, fluido e non collegato al sesso biologico,
Impegna il sindaco e la Giunta
-
ad attivare tutte le sue potenzialità, sia normative
che di moral suasion nei confronti del Presidente della Regione Stefano
Bonacini, dell’assessore competente Patrizio Bianchi e dei dirigenti
scolastici, al fine di bloccare il
progetto pilota, “W l’amore” così come è stato ideato e supportato dal libretto
in circolazione ;
-
di farsi parte attiva presso il Presidente del
Consiglio dei ministri Matteo Renzi e
del Ministro competente Stefania Giannini al fine di emanare precise direttive
per l’attuazione del comma 16 citato, affinché
tutti i progetti, corsi, strategie educative, si conformino ad alcune
linee guida, prevedendo, in particolare:
• che venga
rispettato il ruolo della famiglia nell’educazione all’affettività e alla
sessualità, riconoscendo il suo diritto prioritario ai sensi dell’art. 26 della
Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, e evitando il contrasto con le
“convinzioni religiose e filosofiche” dei genitori;
• che sia
oggetto di spiegazione e di studio la ragione per la quale la nostra
Costituzione, all’art. 29, privilegi la “famiglia come società naturale fondata
sul matrimonio”;
• che si
educhi a riconoscere il valore e la bellezza della differenza sessuale e della
complementarietà biologica, funzionale, psicologica e sociale che ne consegue;
• che si
educhi al rispetto del corpo altrui e al rispetto dei tempi della propria maturazione
sessuale ed affettiva;
• che si porti
a riconoscere che l’attività sessuale non si riduce alla dimensione del
piacere, ma che comporta delle conseguenze rilevanti e dei doveri importanti;
• che sia
obbligatoria la partecipazione attiva ed il controllo da parte dei
genitori nella predisposizione e attuazione
di tutti i progetti, corsi e strategie educative, anche attraverso
l’acquisizione del consenso.
IL
GRUPPO FORZA ITALIA
Adolfo
Morandi
Andrea
Galli
Giuseppe
Pellacani
Commenti
Posta un commento
risponerò appena possibile