BPER...... PRESTO SARA' UNIPOL

Unipol lancia l’offensiva sul gruppo Bper: avvia l’acquisto del 5,2% e punta al 20%
Partito un reverse accelerated bookbuilding: ma è solo il primo step
Fonti interne alla banca sottolineano come la mossa sia vista con «serenità»

Unipol scopre ufficialmente le carte su Bper e annuncia che punta a salire fino al 20% della banca modenese. Il gruppo assicurativo, che oggi detiene il 9,87% del gruppo emiliano, ha reso noto di voler acquistare sul mercato fino a 25 milioni di azioni, pari a circa il 5,2% del capitale della banca, attraverso un reverse accelerated bookbuilding, ovvero un’offerta di acquisto riservata agli investitori istituzionali. Il raggiungimento del 15% del capitale si dovrebbe però rivelare solo il primo step di un piano più aggressivo: non a caso il gruppo assicurativo guidato da Carlo Cimbri ha già reso noto di aver chiesto e ottenuto da Bce le autorizzazioni per salire fino al 19,9% del capitale delle banca.

Nel dettaglio, Unipol ha dato mandato a Jp Morgan, Mediobanca ed Equita di fare da intermediari presso la platea degli investitori istituzionali per acquistare le azioni a un prezzo per azione non superiore a 4,72 euro (che incorpora un premio del 6% circa rispetto al prezzo di chiusura dell'azione Bper di ieri): l’offerta è già in essere e Unipol si riserva di chiudere in qualsiasi momento l’operazione, senza che il raggiungimento dell’ammontare complessivo previsto sia condizione vincolante ai fini del buon esito dell’operazione.

Ora si vedrà la risposta del mercato. Fonti interne alla banca sottolineano come la mossa di Unipol sia vista con «serenità» e come un contributo «positivo» la circostanza che un socio «importante della banca» con cui è avviato una partnership commerciale nella bancassurance voglia «contribuire ai piani di sviluppo nel medio-lungo periodo della banca», come si legge nella nota di Unipol. Da tempo si parla di una fusione tra Bper e Unipol Banca, la controllata del gruppo assicurativo. Ed è noto che Bper intenda giocare un ruolo di rilievo nel risiko bancario che è destinato a scattare in prospettiva. Certo è che dopo una lunga fase in cui si sono rincorse voci su possibili blitz nel capitale, ieri il gruppo bolognese ha alzato il velo su un piano che è destinato a cambiare gli equilibri nell’azionariato della banca. Oggi, oltre a Unipol, un altro 10% è in mano alle fondazioni, capitanate da CariModena e Sardegna, mentre un 5% fa capo ai soci storici.
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Luca Davi

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